Festival di Bellizzi, tutti in piedi per i medici del Cotugno
Si commuovono i medici del Cotugno di Napoli. Gli uomini di scienza, grandi e unici protagonisti della prima giornata del Premio Fabula, si sciolgono di fronte alle domande senza filtro né sovrastrutture dei giovani creativi.
Inizia così il Festival della scrittura dei ragazzi dai 9 ai 20 anni ideato undici anni fa da Andrea Volpe in programma a Bellizzi (Salerno) fino al 6 settembre.
I piccoli grandi protagonisti hanno emozionato Rodolfo Punzi, Vincenzo Sangiovanni e Francesco Maria Fusco, rispettivamente Primario del reparto Covid-19, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive ed Urgenze Infettivologiche e medico infettivologo dell’Ospedale Cotugno di Napoli.
“Avete avuto paura?”, chiedono i più piccoli e i protagonisti non riescono a nascondere le lacrime. “Non avevamo armi, non sapevamo come combattere il virus: la nostra lotta è paragonabile a quando, negli anni ’80, ci ritrovammo di fronte ai primi casi di Hiv in Italia”, rispondono.
Presenti a se stessi h24, sempre operativi, hanno imparato ad amare di più e a sostituirsi ai familiari. La struttura partenopea è una delle poche in cui non si è avuto contagio di personale sanitario.
“Sono orgoglioso di rappresentare i medici del Cotugno e onorato di essere al Fabula, un evento felice. Oggi viviamo a pieno la passione di questi ragazzi. Anche se adulti, viene voglia di iscriversi. Magari torniamo l’anno prossimo con una bella storia dal lieto fine, quella che racconta che abbiamo vinto la guerra contro il virus“, aggiunge il Primario Punzi. Per farlo basta essere protagonisti della vaccinazione. “Corriamo accanto al Covid-19, è una malattia dalla quale impariamo ogni giorno. Voglio fare un appello a chi crede che sia una presa in giro. Inviterei i No – Vax nei nostri reparti per far vedere loro se dietro questi pazienti che soffrono e muoiono c’è macchinazione. Fra il virus e il vaccino non ho dubbi scelgo il vaccino e non la malattia”.