Vigorito non si arrende: “Non finisce qua”
Quello che pochi mesi fa sembrava un rischio scongiurato, nella tarda serata di ieri si è trasformato in realtà. Perché dopo il pareggio tra Lazio e Torino, il Benevento è matematicamente retrocesso in Serie B, con una giornata d’anticipo.
Serviva un punto ai granata contro i biancocelesti per tenere la Strega a distanza di quattro punti ed è arrivato nel recupero giocato all’Olimpico: 0-0 con numerose occasioni per la squadra di Simone Inzaghi che non è riuscito a dare un’ultima speranza al Benevento del fratello Filippo.
Un risultato amaro per i colori del Sannio, alla seconda retrocessione in Serie B nei due anni di massima serie (la prima nel 2017/2018). Un risultato che sembrava lontanissimo soltanto pochi mesi fa ma che, col passare delle settimane, si è materializzato tra delusioni e malumori. Solo poche ore fa il presidente del Benevento Oreste Vigorito ha detto: “La storia non finirà, continueremo a sognare perché ci proveremo sempre. Ai tifosi dico di conservare le bandiere: non ci arrenderemo. Benevento è la mia città: vorrei tanto che l’ambiente tornasse a sorridere. Ai sanniti interessa che ognuno di noi dia ciò che ha dentro, e questo lo avranno sempre da me”.
Sarà costretto a ripartire dalla Serie B il patron della Strega, come nella stagione 2018/2019 conclusa con l’eliminazione ai playoff prima della fantastica cavalcata dell’anno dopo con Filippo Inzaghi in panchina. Sul banco degli imputati i tifosi mettono proprio il tecnico. Numerosi i sostenitori che hanno affidato ai social network le critiche per un finale di stagione da incubo. Tra le colpe del mister, il crollo di risultati e prestazioni del suo Benevento che nel 2021 ha azzerato l’affetto della piazza nei confronti di Super Pippo.
Musi lunghi e rumors anche nei confronti del direttore sportivo Pasquale Foggia soprattutto dopo la povera campagna acquisti dello scorso gennaio, con i soli Depaoli e Gaich atterrati alla corte di Inzaghi.