Venere degli Stracci, riduzione di pena per Simone Isaia: tuttavia egli continua a essere detenuto.
Simone Isaia, imputato per l’incendio della Venere degli Stracci a Napoli, ha ottenuto uno sconto di pena in appello, riducendo la condanna da quattro a due anni e sei mesi. Tuttavia, la sua detenzione in carcere persiste in attesa della valutazione della richiesta di arresti domiciliari, avanzata anche dal vescovo monsignor Domenico Battaglia.
La Corte d’Appello, guidata dal giudice Rovida, ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Luigi Musto di ridimensionare la qualifica del reato da incendio a danneggiamento seguito da incendio. Questa decisione ha colpito Isaia, ritenuto responsabile della distruzione dell’opera d’arte di Michelangelo Pistoletto lo scorso luglio.
Attualmente, la corte sta valutando attentamente la documentazione presentata prima di decidere sulla richiesta di concedere gli arresti domiciliari, mantenendo Isaia in detenzione nel frattempo. La situazione giuridica rimane incerta mentre si attende il verdetto finale riguardante gli arresti domiciliari, con il coinvolgimento anche delle autorità ecclesiastiche rappresentate dal vescovo di Napoli.