Popolazione in calo in Italia. In Campania perdono l’1% Avellino e Benevento
L’ultima elaborazione Istat pubblicata proprio oggi ci dice che, con l’eccezione del Trentino-Alto Adige, dove si registra una variazione annuale della popolazione pari a +0,4 per mille, tutte le regioni sono interessate da un decremento demografico. Il fenomeno colpisce maggiormente il Mezzogiorno (-7 per mille) rispetto al Centro (-6,4) e al Nord (-6,1). Molise (-13,2) e Basilicata (-10,3) sono le regioni più colpite; tra quelle del Nord spiccano Piemonte (-8,8), Valle d’Aosta (-9,1) e soprattutto Liguria (-9,9).
Continua a diminuire la popolazione: al 1° gennaio 2021 i residenti ammontano a 59 milioni 259mila, 384mila in meno su base annua.
Tra le province che nel 2020 perdono almeno l’1% della popolazione troviamo sia Benevento che Avellino.
Per effetto del forte aumento del rischio di mortalità, specie in alcune aree e per alcune fasce d’età, che ha dato luogo a 746mila decessi (il 18% in più di quelli rilevati nel 2019), la sopravvivenza media nel corso del 2020 appare in decisa contrazione. La speranza di vita alla nascita, senza distinzione di genere, scende a 82 anni, ben 1,2 anni sotto il livello del 2019. Tutte le regioni, nessuna esclusa, subiscono un abbassamento dei livelli di sopravvivenza. Le regioni del Centro-sud registrano perdite inferiori, poiché meno colpite dagli effetti della pandemia ma comunque importanti. In Campania, la riduzione di sopravvivenza per gli uomini è di oltre un anno rispetto al 2019. Per le donne la riduzione è più contenuta (-0,4).
Il 2020 segna l’ennesima riduzione delle nascite che sembra non aver fine. Nel volgere di 12 anni si è passati da un picco relativo di 577mila nati agli attuali 404mila, ben il 30% in meno.
Tra le province, sono soltanto 11 (su 107) quelle in cui si rileva un incremento delle nascite, tra queste in Campania figura solo Caserta.