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La lettera di una mamma: “Autismo e sport…quando una “vittoria” merita la condivisione”

di Elena Pinto.

“Sono la madre di un ragazzo autistico di 13 anni e desidero condividere un’esperienza di vera inclusione iniziata lo scorso autunno. Premetto che quando ho iscritto mio figlio in un contesto sportivo di coetanei a sviluppo neurotipico (ha praticato per anni nuoto) ho dovuto fare i conti con mille dubbi che affollavano la mia mente, vivendo la sensazione di perdere la sicurezza sulla quale credevo di poter contare e aspettandomi l’ennesima delusione.

Queste erano le sensazioni che ho vissuto nei primi momenti trascorsi in una palestra cittadina quando, avendo raccolto l’invito di una mia cara amica a “provare”, ho accompagnato il mio Simone all’ADP Libertà. L’inserimento di Simone nel gruppo è stato sin da subito una sorpresa: ho visto sin dai primi attimi un “gioco” di sentimenti più che di schemi, ho visto un gruppo di ragazzini fermarsi per aspettare il loro nuovo compagno di squadra, per incitarlo a provare e riprovare nonostante le difficoltà. E ho visto la gioia dipinta sul volto di mio figlio quando ha iniziato a seguirli, a correre, a palleggiare e a provare il canestro!

Ho visto Simone felice di far parte di un cerchio umano che, allungando le braccia, unisce le mani e urla “libertà”! E non ho avuto bisogno di altro, se non di pensare che gli è stata offerta una grande possibilità di LIBERTA’…la possibilità di essere se stesso in un gruppo dove non conta solo la performance, ma si afferma con i fatti la vera essenza dello sport, la condivisione e la relazione tra pari, anche se non puoi dare un reale contributo tecnico.

L’emozione e le lacrime ( questa volta di gioia!) di chi ha condiviso e continua a condividere con me quest’esperienza, non hanno prezzo. Faccio mia una riflessione di due Dirigenti che non smetterò mai di ringraziare per le persone che SONO: la più grande VITTORIA di questa stagione è già arrivata quando “lo schema del cuore ha fatto canestro”!!!

Grazie ragazzi dell’UNDER 15, grazie Società, grazie coach Stefano e grazie a te, cara Ivana, perché con il vostro aiuto avete davvero segnato il punto più bello nella vita del mio Simone! W lo sport! W l’ADP Libertà!!!”.

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