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La grande bellezza di Napoli ed il paradosso del degrado cittadino

Sono passati quasi 5 mesi dalle amministrative a Napoli, ed apprezzo l’impegno del Sindaco su diversi fronti, vedi la riapertura della galleria Vittoria dopo ben 15 mesi di chiusura, la riapertura della funicolare di Mergellina, la gestione della movida notturna.

Però non si può ignorare che il degrado della Città e’ peggiorato negli ultimi mesi  come non mai, probabilmente epilogo finale di una “mala amministrazione” degli anni scorsi.

Girando per la città si vede spazzatura ovunque, certo in parte dovuta anche all’incuria di certi cittadini che ritengono comodo gettare buste di spazzatura ai margini delle strade, soprattutto quelle più periferiche.

Il problema e che siamo letteralmente circondati dall’immondizia e dal degrado sociale creato per lo più da extracomunitari, che senza nessun controllo hanno preso il predominio territoriale di zone come la stazione centrale, il museo o il centro direzionale. 

Ad offuscare la grande bellezza della nostra città ci sono poi le centinaia di impalcature montate alla facciate di palazzi, chiese ed edifici pubblici, però senza un operaio che ci lavora.

Dové la bellezza in questo degrado? In realtà si percepisce solo abbandono e senso di rassegnazione. 

Certo la pandemia ha messo a dura prova il nostro paese, ed a certe latitudini gli effetti della “endemia” si stanno manifestando in tutta la loro drammaticità, con gravi risvolti sugli aspetti sociali, economici e di salute della nostra realtà territoriale, ed adesso ad aggravare il tutto gli effetti del conflitto tra Russia ed Ucraina che non sappiamo ancora dove ci porterà.

Non entro nel merito delle opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei fondi promessi dal Governo per recuperare il dissesto finanziario, sono sicuro che il nostro sindaco avrà scelto le migliori intelligenze per ottemperare a queste responsabilità, però è arrivato il momento di fare sul serio.

Bisogna dimostrare di fare qualcosa di tangibile per Napoli cominciando da una ristrutturazione della partecipata ASIA, mettere in atto una strategia, attuata con uomini e mezzi, per tenere la nostra città pulita al pari di altre grandi città europee.

Inoltre bisogna attuare un piano per il recupero o/e il ricollocamento sociale di tanti senza fissa dimora di cui alcuni, per fortuna solo una minoranza, causa di aggressioni e furti occasionali soprattutto nelle zone della stazione centrale e zona centro direzionale.

Infine il caos delle municipalità di Napoli con la divisione dei partiti politici e la mancata nomina degli assessori, che rappresentano istituzioni strategiche alle necessità dei territori, che si vedono ancora avulsi di un azione politica di prossimità importantissima per il funzionamento delle stesse municipalità.

Spero che a breve si possa vedere qualche miglioramento in città, i napoletani e non solo se lo meritano.

Maurizio Cappiello, Presidente Associazione Terra e Vita

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