Il ‘fine vita’ al centro del dibattito politico: il Consiglio regionale si prepara a votare

In seguito all’approvazione della legge sul fine vita in Toscana, anche la Campania si prepara a discutere la proposta di legge dell’associazione Luca Coscioni, intitolata “Liberi subito, liberi fino alla fine”, promossa dall’On. Luigi Abbate.
Il 25 marzo, durante la seduta del Consiglio Regionale della Campania, si affronterà la discussione riguardante il fine vita. La proposta intende stabilire tempi certi e celeri per le risposte delle ASL alle richieste dei malati, in conformità con la sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale sul caso “Cappato/Antoniani”. Il Servizio Sanitario Regionale, infatti, non garantisce risposte tempestive, rendendo necessaria una legislazione regionale per normare le tempistiche amministrative.
È importante precisare che la legge proposta non ha nulla a che fare con l’eutanasia, né intende legiferare sul diritto al fine vita medicalmente assistito, già stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale che delega tale compito al Parlamento. La proposta, piuttosto, riguarda l’efficienza amministrativa, con l’obiettivo di garantire risposte rapide alle richieste di malati in condizioni gravi.
Il tema non si configura come una questione etica, morale o politica, ma come un problema sociale. I malati, spesso isolati e rassegnati, non possono più sopportare i tempi lunghi imposti dalla burocrazia mentre affrontano sofferenze estreme. Il rispetto della volontà dei malati, che sia da parte di chi non crede o di chi è credente, è fondamentale. In questo contesto, si invita la politica regionale ad agire in scienza e coscienza, seguendo la via tracciata dal Presidente Vincenzo De Luca per una legislazione campana sul fine vita.