Green Pass e turisti stranieri senza mascherine

“Il green pass l’abbiamo fatto 4 mesi fa in Campania – dice De Luca – anche se abbiamo un governo Nazionale che è molto distratto da questo punto di vista: la nostra carta di vaccinazione la rilasciamo dopo la seconda dose”.

Il presidente della regione Campania, non risparmia l’ennesima bacchettata al governo nazionale. In effetti tutti ricordano che la card rilasciata in Campania venne fortemente criticata tirando in ballo addirittura questioni di privacy. Oggi si è compressa l’utilità di quello strumento? “Avrebbero potuto seguire l’esempio della Campania sia il governo italiano che il governo francese e avrebbero risolto i problemi – spiega De Luca, per il quale la Campania “andrà avanti così, avremo la tessera di vaccinazione che consentirà di viaggiare con tranquillità di prendere l’aereo, i treni, andare al cinema, a teatro, nei ristoranti; però dobbiamo completare la vaccinazione” conclude.

Ma forse non si tratta solo di consentire viaggi e spostamenti con un documento, un pass. Bisogna chiedersi se, intanto, la mascherina debba continuare a essere un dispositivo obbligatorio o meno in alcuni luoghi.

Per capire il motivo di questo dubbio basta farsi un giro in Vesuviana. Da una rapida e facile verifica fatta, in una normale giornata di luglio, viene fuori che gli italiani nei convogli indossano tutti la mascherina, al contrario degli stranieri. Una giovane coppia spagnola, due anziani francesi, un numeroso gruppo di tedeschi: tutti sforniti di mascherina, al massimo la portavano come bracciale.

Chi controlla questi turisti che girano tranquillamente per il nostro Paese? È sufficiente un pass per entrare in un mezzo pubblico o in un luogo chiuso qualsiasi senza dispositivo di protezione? È tanto difficile da capire che se continuano a salire i contagi ci saranno nuovamente restrizioni nel nostro Paese anche a danno del turismo?

In tempi di variante Delta queste domande sembrano più che legittime.