Campania

Associazione Terra e Vita presenta il progetto: Asilo inclusivo ‘Sezione Nido-Infanzia’

I bisogni educativi sono alla base della nostra società, nasce l’esigenza, dalla lettura dei dati del territorio, di implementare  gli asili nido sia di numero che di nuove figure professionali, per  poter essere di supporto alle nuove problematiche sociali e sanitarie in atto.

Le normative ci vengono incontro infatti il 13 luglio 2015 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 107/2015, cosidetta “riforma della Buona Scuola”, che tra le varie azioni riforma anche gli asili nido e i servizi per l’infanzia, in particolare tramite la definizione del “sistema integrato 0-5 anni” (legge 107/2015, art. 181, comma e), e una serie di cambiamenti relativi alla figura dell’educatore di nido d’infanzia e del coordinatore pedagogico dei servizi per l’infanzia.

Il progetto nasce della volontà di intervenire efficacemente e tempestivamente rispetto a problematiche relative alla prima infanzia, essendo in incremento i disturbi del neurosviluppo in età precoce, prevedendo la costruzione di percorsi di intervento ed individuazione di marker precoci secondo modelli convalidati e applicati in modo flessibile in contesto di vita quotidiana, indispensabile come l’asilo.

Tale contesto permetterà l’osservazione del bambino e delle sue dinamiche relazionali in condizioni naturali, in presenza di figure esperte nel settore (Psicologi ,Sociologi, Educatori, Opi) che conoscendo le tappe dello sviluppo tipico lavoreranno principalmente sull’inclusione e sul coinvolgimento attivo di tutte le figure che ruotano intorno ai bambini, partendo dai genitori, fratelli, nonni e babysitter.

Al giorno d’oggi la diagnosi precoce, nella maggior parte dei casi non avviene prima dei 3 anni, spesso capita però che i genitori notino elementi particolari nei loro bambini molto prima che si possa ricevere una vera e propria diagnosi: a tal proposito il progetto punta all’intervento precoce Pre e Post diagnosi in contesti extra familiari. L’obiettivo è quello di organizzare in maniera adeguata tempi, spazi ed attività̀ del bambino nella fascia di età precoce (0-3 anni) riuscendo ad incidere significativamente, nell’immediato, sulle potenzialità̀ del bambino e in prospettiva sulla qualità̀ dei suoi comportamenti adattivi, da cui dipende la qualità̀ di vita dell’intero sistema famiglia; inoltre facilitare l’accesso di bambini che dovrebbero essere monitorati con particolare attenzione, rispetto all’emergenza e allo sviluppo di abilità sociali, comunicative e di gioco e alla presenza di comportamenti maladattivi.

Ad oggi le mamme lavoratrici con figli fino a 3 anni che hanno lasciato il loro posto di lavoro sono state 29.879, di queste 5.261 hanno cambiato semplicemente azienda, 24.618 sono invece uscite dal mercato del lavoro.

E consideriamo che in Italia il tasso di occupazione femminile è già uno dei più bassi d’Europa (48,8% contro il 62,5%). Le motivazioni? Mancato accoglimento del bambino al nido (in Italia solo il 12% dei bambini al di sotto dei 2 anni usufruisce di un nido pubblico) o rette e costi di babysitter troppo alti, difficoltà di conciliare figli e occupazione, assenza di una rete parentale di supporto.

Un altro aspetto da considerare riguarda i nonni (tesoro inestimabile), il loro ruolo così importante di sostegno e cura, il loro essersi trasformati in un ammortizzatore sociale che, però, in parecchi casi viene meno. Per quale ragione? Con l’allungamento dell’età pensionabile i nonni sono ancora in piena attività, impegnati nel loro lavoro e impossibilitati a gestire i nipoti. Altro aspetto che vede protagonisti i nonni è un’educazione non coerente. Nella maggior parte delle famiglie, i nonni rappresentano coloro che “offrono sul piatto d’argento ogni tipo di bisogno”, generando un’incoerenza pedagogica.

Nasce, quindi, l’esigenza d’istituire nei quartieri della città, Asili Nido Inclusivi al cui interno vi siano figure professionali che conoscendo le tappe dello sviluppo tipico, lavoreranno principalmente e sul coinvolgimento di tutte le figure di riferimento nella vita del bambino.

Dott.ssa Anna Mastroianni

Responsabile Politiche Sociali Associazione Terra e Vita

Referente Progetto

Dr. Maurizio Cappiello

Presidente Associazione Terra e Vita

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