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Asili nido aziendali nelle aziende ospedaliere, una conquista sociale da pretendere

 

Gli asili nido aziendali sono una conquista nella nostra società, avvenuta dopo decenni di discussioni e pressioni, lo sono soprattutto nelle aziende ospedaliere dove i ritmi di lavoro degli operatori della sanità sonoormai incalzanti e poco concilianti con le esigenze di vita-lavoro.

Il Covid – 19 ha ancora di più accentuato il carico di lavoro e diminuito il tempo da dedicare alla propria famiglia, da qui l’importanza di ottimizzare i tempi, e fornire un servizio di utilità imprescindibile attraverso la costituzione degli asilo nel proprio ospedale.

Secondo l’ultimo rapporto ISTAT del 2019 in Italia esistono meno di 4.500 asili nido pubblici e meno di 220 asili nido aziendali, di cui solo la metà nelle realtà ospedaliere.

L’Italia manifesta criticità già nel rapporto asili nido ogni 100 bambini, attestandosi ad un media al centro nord del 32% e al sud solo del 17%, con la Campania che addirittura è all’ 11% rispetto all’obiettivo europeo del 33%.

Forte inoltre lo squilibrio territoriale, sono infatti concentrati soprattutto nelle grandi città e nel nord Italia, molto meno nelle regioni meridionali.

Situazione ancora più sbilanciata in Campania dove su 16 Aziende Ospedaliere solo 2, ossia Cardarelli e Policlinico Federico II° più un baby parking presso l’azienda dei Colli nel presidio ospedaliero Monaldi,forniscono un servizio di bisogno sociale cosi importante, mentre presso l’ospedale Moscati di Avellino c’era un asilo nido ma poi chiuso a causa della pandemia da COVID 19.

Come se non bastasse tali asili hanno anche capienze limitate fornendo un insufficiente supporto alle famiglie quantitativo e qualitativo .

Eppure in regione sono stati finanziati solo 450 000 euroin tre anni per la manifestazione di interesse di asili aziendali in base alla legge regionale 60/2018 .

Un primo passo sicuramente importante ma non sufficiente.

Per coprire tutto il fabbisogno del territorio nazionale,tra asili nido comunali e aziendali, occorrerebbero ben 5 miliardi di euro annuii  da prendere dalla fiscalità generale.

Un investimento importante ed imprescindibile per conciliare  vita e lavoro, tenendo conto che senza una stabilità familiare la produttività inevitabilmente diminuisce, per utilizzare una visione economicistica.

Soprattutto occorre ripristinare i valori di una società civile all’avanguardia e pronta alle nuove sfide che il mondo di domani ci presenta .

Le nuove generazioni hanno bisogno di essere tutelate e accompagnate in un percorso di valori da acquisire e conservare .

La costituzione di asili nido aziendali è un primo, decisivo, imprescindibile passo verso il futuro, per i nostri bimbi ma soprattutto per la società del domani.

Un’occasione da cogliere soprattutto con i fondi europei (ben 7 miliardi di euro!).

Il welfare aziendale, considerando la sempre maggiore occupazione lavorativa di genere, deve essere una priorità di questa regione.

Bisogna eliminare le differenze tra nord e sud ed investire in politiche sui bisogni educativi prevedendo ulteriori sgravi fiscali e finanziamenti laddove maggiore sono le necessità.

Ci auguriamo che un tema cosi importante possa essere messo nel più breve tempo possibile nell’agenda dei decisori politici dando la possibilità a tanti genitori di ottenere questo importante supporto per la crescita dei propri figli.

Pierino Di Silverio, Responsabile nazionale giovani Anaao Assomed

Maurizio Cappiello, Direzione Nazionale Anaao Assomed

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