Un ingegnere casertano nel progetto Nasa per la nuova missione spaziale

Caserta vola nello spazio con Marco Miceli, ingegnere aerospaziale inserito nel team di Readi FP, l’esperimento di Ali e Marscenter che verrà lanciato il prossimo 28 agosto (29 in Italia) dal Kennedy Space Center della Nasa in Florida a bordo di un razzo Falcon 9 della SpaceX per effettuare un rifornimento cargo per la Stazione Spaziale Internazionale.L’esperimento, tutto Made in Campania, “valuta gli effetti della microgravità e delle radiazioni spaziali sulla crescita del tessuto osseo e verifica se i metaboliti bioattivi, sostanze come gli antiossidanti formati quando il cibo viene scomposto, potrebbero proteggere le ossa durante il volo spaziale – si legge sul sito della Nasa – I metaboliti testati provengono da estratti vegetali generati come scarti nella produzione del vino. Proteggere la salute dei membri dell’equipaggio dagli effetti della microgravità è fondamentale per il successo delle future missioni spaziali di lunga durata. Questo studio potrebbe migliorare la comprensione dei cambiamenti fisici che causano la perdita ossea e identificare potenziali contromisure. Questa intuizione potrebbe anche contribuire alla prevenzione e al trattamento della perdita ossea sulla Terra, in particolare nelle donne in post-menopausa. L’approvvigionamento di metaboliti da materiali che altrimenti diventerebbero rifiuti è un ulteriore vantaggio”.
Una volta a bordo della Stazione Spaziale Intenazionale il dispositivo progettato e realizzato da Ali, per conto del Marscenter, verrà attivato dagli astronauti e funzionerà in modo automatico, completando l’esperimento in circa 10 giorni per poi rientrare a terra a bordo della capsula Dragon della SpaceX. I risultati dell’esperimento saranno recuperati dal team di Ali e del Dipartimento di Biologia dell’Università “Federico II” di Napoli per le analisi post-volo.