Antonio Del Mese ufficializza la candidatura a sindaco: “Il mio impegno di serietà per Benevento”
“Mi candido a sindaco perché Benevento ha bisogno di essere governata con idee chiare, di una nuova classe dirigente, di serietà, competenza di un’azione riformista e di una rivoluzione politica e istituzionale’.
Sono le parole di Antonio Del Mese – avvocato e dirigente dell’Avvocatura dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale – che ha ufficializzato il suo impegno per la città di Benevento, sostenuto dal partito di Calenda, Azione, consapevole della necessità di ”restituire fiducia alla popolazione nella politica”, di tornare a parlare di contenuti e di fare della politica qualcosa di serio che non sia più chiacchiericcio inconcludente, antimastellismo o populismo rovinoso a Cinquestelle.
Le sue idee sono chiare, si rivolgono a tutti i cittadini e, in particolare, a quel 45 per cento che non vota più in città e il suo impegno per una ‘Benevento, sul serio’ si muoverà come ha ricordato, sulla scia dei valori che già suo padre, nel ’93 aveva manifestato candidandosi, e di Falcone e Borsellino, che più volte ha citato.
La concretezza è stata manifestata con l’elencazione di ”alcune cose che non vanno” sulle quali, secondo Del Mese, bisogna lavorare per far ripartire Benevento e di alcuni ”punti programmatici”: tra le cose che non funzionano citate ci sono l’inefficienza di una segnaletica turistica, il mancato effetto sullo sviluppo turistico e dell’indotto della presenza del fossile di dinosauro Ciro ”confinato in un angolo remoto del centro operativo della Soprintendenza e del riconoscimento Unesco, dell’Hortus Conclusus; la scarsa capacità di rendere Benevento con i suoi 28 teatri una vera ”città dei teatri”; la mancata valorizzazione della Cripta dei Sabariani e dei vicoli del centro storico, ”ridotti a discariche a cielo aperto”; l’assenza di una politica sulle contrade e sulle periferie; ”l’illusorietà e l’improbabilità delle aree Pip” a Benevento da riconsegnare semmai all’agricoltura; scarsità di spazi verdi.
Tra le prime cinque azioni a costo zero da fare nell’immediato Del Mese pone: ”l’istituzione degli strumenti di partecipazione previsti dallo statuto comunale (circoscrizioni di decentramento, conferenza economica cittadina, conferenza degli enti e degli operatori culturali, forum dei cittadini), l’istituzione di uno sportello di prossimità, di una squadra di pronto intervento; agevolare la burocrazia 2.0; la valorizzazione dei giovani e della parità di genere.”
Poi, Del Mese ha elencato le prime cinque azioni del programma di mandato: ”Valorizzazione della filiera enogastronomica; avvio di una nuova campagna di scavi archeologici; nuova politica territoriale, ambientale ed energetica; riqualificare la sanità con il rafforzamento dell’erogazione diretta da parte dell’Asl delle prestazioni territoriali e rendere l’ospedale San Pio 4.0; puntare sulla politica delle aree interne con la partecipazione attiva al Forum permanente degli amministratori delle aree interne attivato dai vescovi delle Metropolia beneventana”.
Alla ufficializzazione della candidatura di Antonio Del Mese si è registrata la presenza, che potrebbe significare anche una diretta discesa in campo, dell’esponente PSI, Giovanni D’Aronzo, e del Nuovo PSI, Ugo Del Sorbo.
Al suo fianco e in prima linea, sicuramente ci sarà l’ex assessora mastelliana Amina Ingaldi, che, pur essendosi riproposta di non impegnarsi più in politica, ha ribadito di assicurare con Del Mese il suo impegno per la città condividendone i valori di libertà, serietà e impegno per i cittadini e perché con Azione c’è l’opportunità di svoltare.”
A sostenere la candidatura di Del Mese, il senatore Matteo Richetti, che l’ha definita ”l’occasione storica per Benevento‘, contro il qualunquismo e contro la banalizzazione del dibattito politico avvitato sulla figura e sui comportamenti di Mastella”.