Crimini contro gli animali in crescita nel Casertano: Dalla caccia illegale alle lotte clandestine
Nella provincia di Caserta, si sta osservando un preoccupante aumento dei crimini contro gli animali, come evidenziato durante la presentazione del Rapporto Zoomafia 2023 per la Campania. Questo rapporto è stato presentato presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli ed è stato organizzato dalla LAV di Napoli con il sostegno della Fondazione Antonino Caponnetto. Il rapporto rivela un aumento dei reati contro gli animali, tra cui traffico di fauna selvatica, corse clandestine di cavalli, tratta di cuccioli, combattimenti tra cani e bracconaggio.
Nel 2022, nella regione, sono stati registrati almeno 698 casi di reati contro gli animali, rappresentando circa il 7,74% dei casi nazionali. Questi dati si traducono in un tasso di 11,95 procedimenti per 100.000 abitanti e almeno 336 indagati, corrispondenti al 7,22% dei casi nazionali. Nel Casertano, in particolare a Napoli Nord, si è osservato un notevole aumento dei procedimenti e degli indagati rispetto all’anno precedente.
Nella zona di Santa Maria Capua Vetere, i procedimenti sono aumentati del 31,97% rispetto all’anno precedente, anche se il numero di indagati è diminuito del 34,57%. Inoltre, nella regione si registrano casi di sequestri di pitbull e un diffuso bracconaggio, spesso perpetrato da gruppi organizzati che utilizzano armi clandestine e mezzi vietati, mettendo a rischio specie protette.
Inoltre, si osserva un traffico di cuccioli provenienti dall’Est. La situazione richiede una maggiore attenzione e azioni mirate per contrastare questi reati contro gli animali.