Quindici, la sfida dei giovani secondo Siniscalchi: «Dalle macerie alla rinascita»

Alessandro Siniscalchi, avvocato 43enne, sposato e padre di due figli, ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Quindici. La sua proposta si fonda su una lista composta da giovani professionisti e imprenditori locali, uniti dall’obiettivo di ricostruire il paese dopo decenni di stallo.
Figlio di Antonio Siniscalchi, ex sindaco durante la frana del 1998 e insignito della medaglia al valore civile, Alessandro affronta con lucidità i possibili richiami al passato familiare. Precisa che la sua candidatura si basa sulla propria persona e sul proprio percorso: il casellario giudiziale è pulito, non ha pendenze e non ha mai avuto incarichi politici. Sottolinea inoltre che ogni responsabilità è personale e che richiamare vicende di oltre vent’anni fa appare privo di attualità.
Il candidato descrive la sua squadra come un gruppo di cittadini stimati, liberi da ombre giudiziarie e animati da sincero attaccamento al territorio. Ribadisce che le eventuali parentele, inevitabili in una piccola comunità, non devono diventare un pretesto di giudizio, poiché ciò che conta è la condotta presente e la volontà di lavorare per il bene comune.
Un altro elemento distintivo della sua visione è l’importanza della residenzialità: chi sceglie di candidarsi, sostiene Siniscalchi, dovrebbe vivere a Quindici e investire nel paese. Egli stesso ha deciso di restare, rinunciando a trasferirsi altrove, perché considera un valore fondamentale rimanere nella propria comunità.
Quanto ai contenuti programmatici, annuncia un lavoro di “ricostruzione dalle fondamenta”. A suo avviso, Quindici ha bisogno di un cambio radicale, di nuove energie e di un impegno concreto per restituire vitalità e prospettive di crescita. Il passato, spiega, non deve diventare una catena, ma un insegnamento da cui partire per costruire un futuro migliore.



