Telese Terme, assessore Fuschini: “Il risparmio energetico una necessità ma anche un dovere”
“Il risparmio energetico non è solo una necessità momentanea legata alla congiuntura internazionale che ha portato alle stelle i costi delle fonti energetiche, tutte, ma un dovere morale verso il nostro pianeta e verso i nostri figli e nipoti che dovranno viverlo, sempre che ce ne saranno le condizioni”. Così in una nota Vincenzo Fuschini, assessore all’Ambiente del Comune di Telese Terme dove, da qualche tempo sono state messe in pratica una serie di iniziative atte a contenere i consumi energetici.
Infatti, spiega l’amministratore: “Il comune di Telese Terme ha deciso sin da subito di attuare delle politiche di risparmio energetico a 360°. Abbiamo favorito e condiviso con la dirigente dell’istituto comprensivo di attuare la settimana corta in modo da non dover accendere i termosifoni il sabato. La giunta comunale ha inoltre adottato la Guida operativa per i dipendenti “Risparmio ed Efficienza energetica in Ufficio”, pubblicata dall’ENEA, ed approvato un vademecum delle ulteriori “Buone pratiche per il risparmio e l’efficienza energetica in Ufficio”. A testimonianza che i sacrifici non sono stati richiesti solo ai cittadini ma in primis alla macchina amministrativa”.
Fuschini, poi, si sofferma su una delle decisioni prese dall’esecutivo guidato dal sindaco Giovanni Caporaso e che avrebbe fatto storcere il naso a qualche cittadino. Cioè quella di accendere i lampioni qualche minuto più tardi ma soprattutto di spegnerli alle 5.00 del mattino.
“A meno di qualcuno che ‘strumentalmente e artatamente’ butta benzina sul fuoco – precisa Fuschini -, corre l’obbligo ricordare ai nostri concittadini che tale scelta è stato un atto obbligato non appena gli uffici comunali hanno comunicato al Sindaco e all’amministrazione l’esplosione dei costi della bolletta energetica. Proprio per essere precisi si è passati per il solo mese di agosto ad un aumento del 576%, passando da € 13.045,67 del costo dell’energia elettrica comunale di agosto 2021 ad € 75.481,21 dello stesso mese del 2022.
Appare dunque evidente che non potevamo restare inermi di fronte questa impennata dei costi sia per una questione di equilibri di bilancio ma sia proprio per una questione etica. C’è il dovere di amministrare il comune come si gestisce casa proprio con l’atteggiamento del buon padre di famiglia. Va altresì detto che tale scelta non è solo del comune di Telese Terme. Oltre che dai comuni limitrofi tali scelte sono state adottate da tanti comuni d’Italia. Tra le città che hanno approvato un piano di ridimensionamento dei consumi fa scuola Belluno. La città veneta ha azzerato la luce su vie e piazze dalle 2,30 alle 5 del mattino. E si pensa anche alla possibilità di spegnere le gallerie stradali. Ma si sa, troppo spesso abbiamo voglia di importare le buone abitudini dei paesi del nord… Ma solo quelle che non confliggono con le nostre cattive abitudini”.
In chiusura, l’assessore telesino ricorda che “quando l’amministrazione ha scelto di ridurre le ore di pubblica illuminazione, il Sindaco Giovanni Caporaso responsabile della sicurezza del territorio, ha riunito tutte le forze dell’ordine. E, quindi, anche da un punto di vista della sicurezza sono state vagliate le conseguenze che ne derivano da più ore di buio”.