Campania

Stop a tutti gli Open Day con AstraZeneca

“Gli open day con AstraZeneca sono bloccati. Ieri abbiamo avuto una riunione con i direttori generali e preso questa decisione per ragioni di prudenza. Le prime dosi di AstraZeneca le somministriamo solo sopra i 60 anni, è una fascia d’età per cui non c’è stato nessun problema in nessuna parte del mondo. Faremo AstraZeneca anche a chi deve fare la seconda dose per completare il ciclo di vaccinazione”, ha dichiarato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a palazzo Santa Lucia, a margine di un incontro istituzionale.

La decisione è maturata dopo i recenti casi che si sono verificati in Italia di alcune giovani donne che hanno riportato conseguenze gravi dopo la somministrazione del vaccino anglo-svedese. A tal riguardo l’Asl Napoli 2 Nord ha annunciato di aver trasformato il previsto open day Astrazeneca in evento Pfizer.

“Non serve limitarlo ad alcune età – ha spiegato l’infettivologo genovese Matteo Bassetti -. A questo punto andrebbe stoppato a tutte le età chiedendo scusa agli italiani per la comunicazione errata e antiscientifica su questo vaccino”:

“Su Astrazeneca ci muoviamo su un piano di prudenza e lo facciamo solo a chi ha oltre 60 anni. Sotto questa età lo somministriamo solo per i richiami ma non per prime dosi”, ha detto ancora il presidente della Regione Campania. “Una delle poche cose – ha insistito De Luca – che avrebbe dovuto fare lo Stato italiano era dare certezze sull’uso dei vaccini. C’è l’agenzia Aifa che è l’unica che dovrebbe parlare sul piano sanitario e non dice una parola, abbiamo ascoltato per l’ennesima volta che il Cts, che non ha ruolo sulla certificazione dei vaccini, ha raccomandato l’uso di Astrazeneca sopra i 60 anni e per chi lo ha già fatto sotto i 60? Che facciamo per il richiamo? Non dicono una parola. Questo il livello di disorganizzazione e irresponsabilità di Aifa che dovrebbe certificare l’uso dei vaccini ma non dice una parola”. “Su Johnson – ha aggiunto – non abbiamo avuto nessun danno segnalato e quindi lo usiamo appieno, ne arrivano pochi ma è monodose e quindi va bene e ci permette di mobilitare le farmacie. In tutto questo ci muoviamo senza certezze sulle forniture e quindi i direttori generali programmano le vaccinazioni senza sapere quante dosi avranno, senza sapere se arrivano quantità sufficienti o devono conservare dosi per i richiami. Intanto aspettiamo ancora una risposta sul fatto che abbiamo migliaia di ragazzi in più e quindi ci servono più dosi”.

Nessuna limitazione, invece, per la somministrazione di Johnson & Johnson (ma solo per maggiorenni). “Non abbiamo avuto nessun danno segnalato. Continueremo a usare tale vaccino, anche se ne arrivano pochi. È monodose, va bene, mobilitiamo le farmacie”, conclude il Governatore.

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