Salerno, caso di violenza domestica: bambina di 5 anni presa a calci
Un uomo di Salerno maltrattava la figlia di 5 anni colpendola a calci. Questo è uno dei raccapriccianti dettagli emersi durante una delicata udienza a porte chiuse, in cui una donna ha ricostruito il suo calvario matrimoniale.
Le violenze erano all’ordine del giorno, comprendendo calci, umiliazioni e minacce di morte, tutto avveniva davanti alle figlie di appena 5 e 7 anni, anche loro vittime delle violenze del padre. Questo è stato il contenuto di una testimonianza durata tre ore, resa dalla vittima nell’ambito di un processo contro un uomo di 44 anni di Salerno. L’uomo è attualmente sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento all’ex moglie e alle due figlie.
La deposizione della donna ha rivelato un quadro di violenza domestica e abusi continui, che hanno segnato profondamente la vita delle bambine. La testimonianza della madre, ricca di dettagli strazianti, ha messo in luce un ambiente familiare segnato da terrore e sofferenza, dove le piccole sono state costrette a vivere in un clima di costante paura.
La corte ha ascoltato con attenzione il racconto della donna, che ha descritto come il marito fosse solito sfogare la sua rabbia e frustrazione su di lei e sulle figlie, utilizzando metodi brutali e disumani. L’uomo non si limitava a infliggere dolore fisico, ma infliggeva anche gravi traumi psicologici, minacciando di morte la moglie e terrorizzando le bambine.
L’udienza ha rappresentato un momento cruciale nel processo, fornendo alla corte una visione chiara dell’inferno vissuto dalla donna e dalle sue figlie. La testimonianza ha messo in luce la necessità di proteggere le vittime di violenza domestica e di assicurare alla giustizia chi commette tali atti atroci.
Il caso di Salerno ha suscitato grande indignazione e ha evidenziato ancora una volta l’importanza di interventi tempestivi e adeguati per prevenire e contrastare la violenza domestica, proteggendo le vittime e punendo severamente i colpevoli.