Movimento Blu, dare a tutti la possibilità di lavarsi mani
Oggi, nella giornata mondiale per la pulizia delle mani, da Napoli l’associazione Movimento Blu invita il Governo e il Parlamento ad abrogare le norme discriminatorie, che negano l’accesso all’acqua e ai servizi igienico sanitari a coloro, che abitano in insediamenti informali e ripari di fortuna.
In Italia, scrive il Movimento Blu in una nota, sono oltre 60.000 le persone tra bambini, donne, anziani e uomini in condizione di estremo disagio a causa di leggi ingiuste, che gli impediscono di difendersi efficacemente dal Covid lavando le mani. Sono senzatetto, rom, sinti e migranti spinti nel degrado e messi in pericolo.
“Il Ministero della Salute aderisce alla campagna dell’OMS denominata ‘Salva Vite: pulisci le mani’, – dice Maurizio Montalto, portavoce nazionale del Movimento Blu – ma non garantisce la disponibilità dell’acqua necessaria. Eppure in Italia siamo attrezzati per risolvere il problema in poche ore, poiché abbiamo ovunque l’organizzazione, le professionalità e maestranze, che potrebbero intervenire, per allacciare tutti gli esclusi alla rete idrica. Gli impoveriti dispongono di poca acqua e di scarsa qualità, ciononostante, secondo la Banca mondiale, la pagano più dei ricchi la politica deve risolvere questo paradosso”.
“Nell’inerzia del Governo e del Parlamento, facciamo appello agli 8.000 Sindaci d’Italia- sottolinea Montalto – possono intervenire come massime Autorità in materia sanitaria. Possono agire per garantire il diritto umano all’acqua e ai servizi igienico sanitari”.
A tal proposito basterebbe ricordare che anche nelle stazioni ferroviarie, ormai, è negato il diritto essenziale di accedere ai servizi igienici per lavarsi le mani ma anche per espletare i bisogni fisiologici. O meglio, si può accedere ma a pagamento.