Misura degli Arresti Domiciliari per il Sindaco di Tocco Caudio
Il sindaco di Tocco Caudio, Gennaro Caporaso, è stato sospeso dalla carica elettiva dal prefetto di Benevento, Carlo Torlontano, a seguito dell’esecuzione di una misura cautelare degli arresti domiciliari. La sospensione è basata sull’art. 11, comma 2 del Decreto Legislativo n. 235/2012. La decisione è stata presa nell’ambito di un’inchiesta che ha portato all’arresto di Nicola Panella, 59 anni di Montesarchio, e all’applicazione degli arresti domiciliari a Caporaso, con obbligo di firma per un agente della polizia municipale.
Le accuse riguardano una serie di reati, tra cui la turbata libertà degli incanti e il trasferimento fraudolento di valori. Il procuratore Aldo Policastro ha dichiarato che ci sono “significativi e convergenti elementi indiziari” contro il sindaco, evidenziando un presunto modus operandi volto a turbare la regolarità di alcune procedure pubbliche del Comune.
Uno degli episodi coinvolti riguarda una gara d’appalto per i lavori di messa in sicurezza e sistemazione idraulico-forestale di una strada. Si ritiene che il sindaco abbia colluso con un vigile urbano, membro della commissione di gara, per favorire un’impresa specifica. Il titolare di quest’ultima sarebbe stato legato al sindaco da un “rapporto di asservimento”, eseguendo lavori informali di manutenzione stradale su sua richiesta durante il periodo di pubblicazione del bando.
Altre accuse riguardano la presunta turbativa di una gara per l’affidamento del servizio di “accoglienza integrata per i minori stranieri non accompagnati”. Si sostiene che il sindaco abbia promosso la costituzione di un’associazione temporanea di imprese per vincere l’appalto, ma l’esito positivo è stato impedito solo da una difficoltà tecnica.
Infine, sono stati raccolti “gravi indizi” di coinvolgimento del sindaco nella turbativa dell’affidamento del servizio di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani del Comune. Questo servizio è stato affidato a un’impresa per un periodo di due anni, in violazione del principio di rotazione e coincidente con la fine del mandato del sindaco.
La sospensione di Caporaso dalla carica elettiva riflette la gravità delle accuse e il presunto coinvolgimento in pratiche illecite legate alla gestione di procedure pubbliche. La vicenda evidenzia la necessità di vigilanza e trasparenza nelle attività amministrative locali per evitare abusi e corruzione.