La Protezione Civile Si Esprime sul Disinnesco della Bomba a Battipaglia
La scelta della data del primo ottobre per l’avvio delle operazioni di disinnesco della bomba a Battipaglia è stata deliberata durante un vertice tenutosi in Prefettura a Salerno nella mattinata di lunedì 4. Questa data si sta avvicinando rapidamente, e tutti i soggetti coinvolti stanno intensificando i preparativi per garantire un intervento efficiente. Come accaduto nel 2019, il ruolo cruciale della Protezione Civile comunale, guidata da Michele Mattia, sarà centrale in questa operazione.
I volontari del gruppo comunale si uniranno alle forze dell’ordine per coordinare diverse attività, tra cui l’evacuazione delle 3500 persone previste e l’assistenza per il loro alloggio presso l’area designata, che sarà l’istituto Ferrari. In quest’ultima location, verranno preparati anche i pasti per gli evacuati. Il coordinatore della Protezione Civile comunale di Battipaglia, Michele Mattia, si dichiara pronto ad affrontare questa sfida, confermando il lavoro eccellente svolto nel 2019.
“Abbiamo partecipato alla pianificazione e ci siamo impegnati completamente,” afferma Mattia. “Non sarà come in passato, ma sicuramente ci sarà molto da fare. Come Protezione Civile, ci impegniamo a garantire la sicurezza dei cittadini e a guidare gli evacuati verso i centri di accoglienza. Allestiremo tutto il necessario grazie ai numerosi volontari del nostro gruppo e di altre associazioni. Le forze dell’ordine saranno fondamentali, e noi saremo al loro fianco per qualsiasi necessità. Nei prossimi giorni, attiveremo un numero di assistenza per fornire tutte le informazioni necessarie.”
Saranno adottate misure speciali per le persone vulnerabili, come gli anziani o coloro che soffrono di gravi patologie, con personale sanitario dedicato a fornire loro assistenza. Gli animali domestici, considerati parte integrante delle famiglie, non saranno trascurati, e ci saranno volontari e veterinari presso l’istituto Ferrari per prendersi cura dei quattro zampe.
L’evacuazione delle persone sarà obbligatoria, ma non sarà obbligatorio recarsi al centro di ricovero designato. Ognuno sarà libero di scegliere dove recarsi, a condizione di non rimanere nella zona rossa, ovvero nell’area interdetta entro un raggio di 352 metri dal luogo in cui è stato rinvenuto l’ordigno bellico.
Le forze dell’ordine garantiranno la sicurezza delle abitazioni lasciate incustodite dai residenti per evitare possibili atti di sciacallaggio. Le operazioni di evacuazione inizieranno alle 5.30 del mattino e alle 8, l’esercito avvierà le procedure collaudate di disinnesco, che potrebbero durare da otto a dodici ore. Alle 20.00, tutto l’intervento sarà completato.