La buona sanità in Campania
In tempo di pandemia, come mai nella storia, gli operatori sanitari di questo paese si sono sacrificati anche con la vita per assicurare cure ed assistenza ai nostri pazienti.
Per mesi le attività ordinarie ed ambulatoriali sono state sacrificate per dedicare tutte le proprie forze alla lotta contro un nemico sconosciuto, ed anche alcune prestazioni di urgenza differibile in alcuni casi hanno subito piccoli rallentamenti per far fronte ad una “maremoto” di urgenze respiratorie dovute al Covid 19.
Oggi siamo in una fase di ripresa e di recupero di tante prestazioni sanitarie differite durante la pandemia, e questa sarà la vera sfida della sanità regionale in Campania e nel resto del paese.
Nonostante tutto, sono tante le realtà assistenziali della nostra Regione che hanno continuato a prestare cure di qualità, con tutte le difficoltà del caso.
Sicuramente in quanto a sacrifici uno dei prezzi più alti è stato pagato dall’Ospedale Cardarelli in termini di personale, dove molti medici ed infermieri sono stati colpiti da Covid e sono ritornati in prima linea appena possibile.
I reparti Covid, con circa 150 posti letto, organizzati tra terapia intensiva, OBI, degenze e Pneumologie hanno fatto un lavoro straordinario al pari del meritorio lavoro svolto dall’ospedale Cotugno.
Poi l’Ospedale G. Pascale che con grande spirito di abnegazione e di servizio hanno incrementato le loro attività venendo in supporto alle necessità assistenziali dei pazienti oncologici di tutta la Regione.
L’impegno del Policlinico Federico II° che ha reso disponibili ben 41 posti letto ordinari più 12 di terapia intensiva per rispondere all’emergenza.
Un ringraziamento particolare al reparto Ortopedia dell’ospedale Pellegrini di Napoli per aver contribuito con grande caparbietà a rispettare i tempi di attesa sulle fratture in un contesto epidemiologico cosi complesso, distintosi per la celerità e la qualità dell’assistenza con il proprio personale.
Infine merito a tutto il personale sanitario di tutti gli ospedali della Regione Campania, dove ognuno ha dato il suo valido contributo in termini di sacrificio assistenziale e purtroppo in alcuni casi di vita.
Un ringraziamento poi al personale del 118 che nonostante la carenza di personale e di mezzi di soccorso hanno fatto e continuano a fare un eccezionale lavoro di assistenza sul territorio insieme ai medici di medicina generali, purtroppo pagando anche’ essi un triste tributo di guerra.
A tutti loro deve andare il ringraziamento delle istituzioni ed un encomio per lo straordinario lavoro svolto e per quanto ancora dovranno fare per i cittadini della nostra Regione.
Ci sono tante cose da migliorare, ma esiste una buona sanità in Campania dobbiamo esserne orgogliosi e da qui bisogna ripartire per dare sempre il meglio ai nostri cittadini.
Dr. Maurizio Cappiello, Direzione Nazionale Anaao Assomed