Sorpreso mentre tentava di introdurre telefoni e schede SIM a un detenuto a Poggioreale, un uomo è stato arrestato
Un familiare di un detenuto è stato arrestato dopo un tentativo di introdurre droga e telefoni cellulari nel carcere di Poggioreale, uno dei più affollati d’Europa. Durante i controlli di routine, gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno notato un atteggiamento sospetto e hanno proceduto a perquisire l’uomo, scoprendo due telefoni cellulari e sei schede SIM nascosti tra i suoi effetti personali.
Tiziana Guacci, segretaria regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), ha elogiato il lavoro degli agenti, sottolineando l’importanza del loro impegno nonostante le difficoltà quotidiane e la carenza di personale. Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha evidenziato la gravità del problema della droga nelle carceri, attribuendolo in parte all’alto numero di detenuti tossicodipendenti.
Capece ha anche denunciato le difficili condizioni di lavoro del personale di Poggioreale, richiedendo urgenti provvedimenti per garantire la sicurezza degli agenti, come l’adozione del taser e un inasprimento delle pene per chi attacca il personale penitenziario.