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Un confronto aperto sulla Terra dei Fuochi: De Luca tra i relatori

A dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, la Terra dei Fuochi si prepara a vivere un’importante lezione di impegno ambientale. L’iniziativa, voluta da monsignor Pietro Lagnese, vescovo di Caserta, si articolerà in tre giornate e punta a rilanciare la speranza di una rinascita ambientale in un territorio segnato dalle discariche abusive. Tra gli interventi principali, sabato è prevista la lectio magistralis del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, figura di rilievo nel dialogo ecumenico e nella sensibilizzazione sui temi ambientali.

Seguiranno i contributi del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e di monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza Episcopale Campana. Una tavola rotonda, moderata dal giornalista Rai Piero Damosso, arricchirà il confronto, con la partecipazione del generale Giuseppe Vadalà, commissario unico per la bonifica delle discariche, del prefetto di Napoli Michele Di Bari, di padre Enzo Fortunato e di Maria Livia Zervino, membro del Consiglio Laudato Si’ del Dicastero per i Vescovi.

Al termine, monsignor Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, tirerà le conclusioni.

Bartolomeo I, nel 2021, ricevette il dottorato honoris causa in filosofia dall’Università Pontificia Antonianum di Roma, in riconoscimento del suo costante impegno ecumenico e ambientale. In quell’occasione, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, pronunciò la laudatio, mentre il dottorato fu consegnato da fr. Michael Anthony Perry, ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori. L’ateneo sottolineò il legame profondo tra Papa Francesco e Bartolomeo I, ricordando anche il loro appello congiunto per la salvaguardia del creato e il contributo del Patriarca alla nascita della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato.

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