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Cittadinanza Attiva scrive a Draghi: pronto soccorso al Policlinico Federico II

Lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere l’apertura del pronto soccorso presso il Policlinico Federico II di Napoli per esaudire le necessità assistenziale dei malati della città di Napoli e le necessità di formazione degli studenti della Scuola di Medicina dell’Università Federico II. A scrivere la missiva, indirizzata anche ai vertici delle autorità istituzionali e sanitarie della Regione Campania, è Cittadinanza Attiva. Nel corso degli ultimi anni, a più riprese, è stato chiesto che il Policlinico Federico II si dotasse di un servizio di pronto soccorso generale – scrive il segretario generale di Cittadinanza Attiva, Lorenzo Latella – una necessità che negli ultimi tempi si è resa ancora più indispensabile per la chiusura di diversi pronto soccorso in ambito cittadino quali quelli dell’Ascalesi, del San Gennaro, degli Incurabili e dell’Annunziata che hanno determinato un grave ridimensionamento dei servizi di emergenza nell’ambito del perimetro della città di Napoli provocando un affollamento ormai non più sostenibile presso il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli e degli altri pronto soccorso, ormai insufficienti, presenti in città. Latella sottolinea inoltre che l’esigenza di un pronto soccorso presso il Policlinico federiciano scaturisce dalla necessità di dare la possibilità di accesso diretto agli ammalati e di rispondere alla domanda di bisogno della cittadinanza soprattutto per le situazioni di emergenza dei pazienti affetti da malattia rara che, a migliaia, sono seguiti dai molteplici reparti di eccellenza ad alta specialità dell’Azienda Policlinico Federico II e, in particolare, per i pazienti in ambito neurologico.

L’associazione, inoltre, in virtù dell’emergenza sanitaria non ancora risolta, pone l’accento sui punti critici che le attività di pronto soccorso continuano a dimostrare con il ricorso cronico e costante dei barellati al Cardarelli. “Definire l’apertura del pronto soccorso al Policlinico – afferma Latella – consentirebbe di decongestionare le strutture oggi in affanno e di offrire anche un’opportunità di formazione per gli specializzandi che frequentano l’Azienda universitaria Federico II, tra le poche in Italia, se non l’unica, a non avere un pronto soccorso generale, considerato che l’Azienda ospedaliera universitaria della ‘Vanvitelli’ lo sta attrezzando. Nella lettera, Latella ricorda che la Regione Campania, attraverso atti, ha destinato all’AOU Federico II ingenti risorse economiche e, a sua volta, il Consiglio della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II, ha approvato la realizzazione di un progetto già depositato, e con gara già vinta, per realizzare il pronto soccorso per le esigenze didattiche, di ricerca ed assistenza. Risulta incomprensibile – conclude il segretario – perché la Direzione generale dell’Azienda Policlinico non abbia adottato e poi trasmesso alla Regione Campania il provvedimento di programmazione gestionale ed organizzativa sulla base del progetto di pronto soccorso fornito dalla Scuola di Medicina, compromettendo o quanto meno ritardando le procedure per la trasmissione degli atti al ministro della Salute per l’acquisizione del parere di coerenza”.

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