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Scossa di terremoto nel Casertano: la terra torna a tremare

Una scossa di terremoto è stata avvertita intorno alle 21:50 di sabato in gran parte della provincia di Caserta, provocando attimi di apprensione tra la popolazione. Il movimento tellurico è stato percepito distintamente nel capoluogo e in numerosi comuni vicini, tra cui San Nicola la Strada, Marcianise, Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere, fino ad estendersi all’area della Valle di Suessola, ad Aversa e ai centri dell’agro aversano.

Molti residenti, soprattutto coloro che abitano ai piani superiori, hanno raccontato di aver avvertito chiaramente la vibrazione: sedie, letti e suppellettili hanno oscillato per alcuni secondi, mentre vetri e finestre tremavano. La scossa ha generato momenti di paura ma, secondo le prime informazioni, non si registrano danni significativi né feriti.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato l’epicentro del sisma a circa un chilometro da Montefredane, in provincia di Avellino, a una profondità di circa 14 chilometri. La magnitudo stimata è stata di 4.0, sufficiente a essere avvertita in un’area piuttosto estesa della Campania.

Nei minuti successivi all’evento principale, due ulteriori scosse di assestamento sono state rilevate sempre in Irpinia: la prima alle 21:59 con epicentro a Prata Principato Ultra e magnitudo 2.0, la seconda alle 22:08 nuovamente a Montefredane, con magnitudo 2.4.

Le autorità locali e la Protezione Civile si sono immediatamente attivate per monitorare la situazione e raccogliere eventuali segnalazioni. Al momento, non risultano criticità per la popolazione, ma proseguono le verifiche di sicurezza su edifici e infrastrutture. L’evento sismico ha comunque riacceso l’attenzione sul tema della prevenzione e della sicurezza antisismica in un’area storicamente sensibile ai movimenti tellurici.

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