Indagine sulla truffa ai fondi Covid: Convocati davanti al Giudice i due esperti contabili

Domani mattina, i due commercialisti coinvolti nella maxitruffa sui ristori Covid, Pasquale Vuolo e Ramon Irizarry, compariranno davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Avellino. I professionisti, attualmente detenuti, sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, riciclaggio, autoriciclaggio e false comunicazioni sociali. Saranno sottoposti all’interrogatorio di garanzia dal Giudice Giulio Argenio, che ha emesso le misure cautelari richieste dalla Procura di Avellino, guidata dal sostituto procuratore Vincenzo Russo.
Le indagini condotte dal Gruppo Avellino del Comando Provinciale della Guardia di Finanza risalgono al 2021, quando i fondi per i ristori Covid vennero erogati nell’ambito dei decreti Sostegni e Sostegni bis. Tali decreti prevedevano un’assegnazione diretta di contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle entrate a favore degli operatori che ne avevano fatto richiesta.
Le indagini hanno rivelato che i professionisti avevano messo in atto un complesso sistema di frode al fine di ottenere indebitamente i benefici previsti. Le società coinvolte hanno presentato istanze contenenti dichiarazioni false, affermando una falsa diminuzione mensile del fatturato tra il 2019 e il 2020. Questo artificio ha consentito loro di percepire illegalmente contributi per un ammontare totale di 1.190.968 euro.
Gli accertamenti hanno inoltre evidenziato che le società coinvolte, a supporto delle istanze, hanno presentato dichiarazioni integrative fiscali per gli anni d’imposta 2019 e 2020, correggendo dati originariamente forniti e indicando, in modo non veritiero, un volume d’affari di circa 9 milioni di euro per ciascuna società. Tale manovra aveva l’unico scopo di creare artificialmente una diminuzione media del fatturato di circa 750 mila euro tra il 2019 e il 2020.