Emergenza a Caivano: Maestri indispensabili, forze dell’ordine richieste

Anche a Caivano, si rinnovano le stesse controversie ogni volta che si tocca il tema delle forze dell’ordine. Subito si fa avanti un’autorità autoproclamata che afferma che non è sufficiente.
Tuttavia, è necessario essere onesti fino in fondo: la scorsa notte, durante una sparatoria, la comunità era terrorizzata. Persone sui balconi si sono gettate a terra, e in quel momento non c’era bisogno di un educatore elementare, ma di polizia e carabinieri.
Queste parole sono state pronunciate da Don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde di Caivano, che oggi ha partecipato a una seduta del Consiglio comunale di Napoli, nell’ambito di un incontro della commissione anticamorra della Campania.
“Non ho mai creduto”, ha continuato Patriciello, “che Carabinieri e Polizia potessero risolvere tutti i problemi. Serve un esercito di educatori elementari, un esercito di assistenti sociali, lavoro, sport, cultura. Ma per essere onesti, ora servono anche le forze dell’ordine.
Quanto agli spari, non posso darne una interpretazione precisa. Potrebbero derivare da scontri tra clan, dato che ora i capi sono tutti in carcere e altri cercano di spartirsi il territorio. Se fosse così, dimostrerebbe la loro debolezza, poiché sparare nel Parco Verde in questi giorni non sarebbe stata una scelta intelligente. L’intero paese, il governo, il parlamento e il Presidente della Repubblica ci stanno osservando. Questo dimostra che sono in difficoltà, quindi non è un segno di forza, ma di grande debolezza, a mio parere. Potrebbe anche essere una sfida nei confronti dello Stato.”
“Gli spari avvenuti l’altra notte devono essere interpretati”, ha aggiunto Don Maurizio Patriciello. “Dobbiamo capire se si tratta di una lotta tra clan o se è collegato all’uso maledetto della droga. Una cosa è certa: il Parco Verde è diventato una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa, e i suoi clienti sono napoletani professionisti, quelli in giacca e cravatta, spesso definiti ‘dottori’.”
“La questione della pericolosità della droga venduta nel Parco Verde deve essere collegata anche agli abusi su minori. Abbiamo toccato il fondo della drammatica proliferazione della pornografia, a cui i bambini possono accedere in qualsiasi momento del giorno e della notte, senza alcun controllo.”
Il parroco del Parco Verde ha sottolineato come la pornografia online sia “consumata dai bambini senza alcuna capacità di discernimento, causando loro un grave danno. Dobbiamo anche considerare che gli adulti sono i produttori e i consumatori di pornografia, mentre le vittime sono i bambini. Dovremmo quindi ammettere che siamo tutti responsabili e fare qualcosa per proteggere questi bambini.”
Patriciello ha dichiarato di aver discusso di questo problema con il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, e di essere disposto a coinvolgere anche professionisti dell’industria pornografica nella lotta contro questa piaga, a beneficio dell’amore per i bambini e dell’intera società.