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Caso Grottaminarda: Assassinio in Silenzio di Fronte al Pubblico Ministero

 Il 44enne Angelo Girolamo, autore del delitto del 46enne ucraino Ivan Kantesedal, nel centro di Grottaminarda nella serata precedente, ha scelto di non rispondere alle domande del pm Flavia Felaco durante il suo primo incontro legale. Questo individuo, difeso dall’avvocato Giuseppe Romano, si è consegnato volontariamente ai Carabinieri poco dopo aver sparato almeno quattro colpi di pistola contro la vittima.

Nel corso della stessa notte, Girolamo è comparso davanti al magistrato di turno della Procura della Repubblica di Benevento, la stessa Felaco, e ha scelto di avvalersi del diritto di non rispondere. Attualmente, non ha rilasciato dichiarazioni, ma potrebbe farlo in futuro davanti al Gip del Tribunale di Benevento, dove sarà sottoposto a interrogatorio per la convalida dell’arresto in flagranza di reato da parte dei militari del Comando Provinciale di Avellino.

Le accuse provvisorie rivolte al 44enne comprendono omicidio volontario, detenzione illegale di arma da fuoco, sparo in luogo pubblico e molto probabilmente anche ricettazione. È importante notare che il revolver utilizzato nell’omicidio era detenuto illegalmente da Girolamo.

Il motivo che ha portato a questo tragico evento rimane ancora sconosciuto. Nel prossimo periodo, i familiari della vittima saranno interrogati dai Carabinieri per determinare se ci fossero pregressi conflitti o controversie tra l’ucraino di 46 anni e il suo assassino. La Procura dovrà anche programmare un esame medico legale sulla salma della vittima. In effetti, la sera precedente, il medico legale Oto Macchione aveva effettuato un primo esame esterno sulla salma.

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