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Caso Francesco Gioviale: Professore Napoletano Indagato per la Tragica Fine a Eboli

Eugenio Di Vaia, medico e professore universitario di Napoli, è attualmente oggetto di un’indagine riguardo alla morte di Francesco Gioviale, avvenuta a Eboli alla fine di giugno 2022. Gioviale, anch’egli medico di 47 anni residente a Salerno, è deceduto dopo essere precipitato in un dirupo durante la partecipazione alla corsa “Trail dei Monti Ebolitani”.

Eugenio Di Vaia, medico e professore universitario di Napoli, è attualmente oggetto di un’indagine riguardo alla morte di Francesco Gioviale, avvenuta a Eboli alla fine di giugno 2022. Gioviale, anch’egli medico di 47 anni residente a Salerno, è deceduto dopo essere precipitato in un dirupo durante la partecipazione alla corsa “Trail dei Monti Ebolitani”. Questa notizia è stata riportata nell’edizione odierna de “Il Mattino”.

La procura di Salerno, rappresentata dai sostituti pm Maria Cristina Minerva e Morris Saba, sta procedendo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo per negligenza medica nei confronti del professor Di Vaia. Si ritiene che egli abbia rilasciato l’idoneità agonistica a Francesco Gioviale, nonostante gli accertamenti diagnostici avessero rilevato delle anomalie cardiache che avrebbero dovuto escluderne la partecipazione all’evento.

Secondo la perizia medico-legale condotta da Gabriele Casaburi e Vincenzo Iorio, l’elettrocardiogramma sotto sforzo effettuato presso il Centro di Medicina dello Sport dell’Università Federico II di Napoli ha indicato parametri non soddisfacenti. Casaburi e Iorio hanno richiesto la cartella clinica di Gioviale all’Azienda ospedaliera napoletana e hanno scoperto una documentazione ritenuta “interessante”. Nella cartella clinica, erano state evidenziate le stesse anomalie riscontrate nella loro perizia, ma non erano stati fatti ulteriori accertamenti diagnostici.

Durante l’autopsia, sono stati scoperti ulteriori esami cardiaci che hanno rivelato una grave ipertrofia ventricolare sinistra incompatibile con l’attività agonistica svolta da Gioviale. Le indagini continuano per verificare eventuali responsabilità di organizzatori e soccorritori, come richiesto dalla famiglia di Gioviale e rappresentata dall’avvocato Marco Martello. Anche i percorsi stabiliti dall’organizzazione dell’evento sono attualmente sotto attenta valutazione.

La tragedia è avvenuta alla fine di giugno 2022, quando Francesco Gioviale partecipava al “Trail dei Monti Ebolitani” e precipitò in un burrone perdendo la vita. La famiglia, fin dall’inizio, ha sospettato di un possibile errore nelle operazioni di ricerca, poiché queste sono iniziate solo alle 19, quando Gioviale non raggiunse il traguardo previsto. Il corpo dell’atleta fu ritrovato senza vita solo il mattino seguente. L’avvocato Martello, rappresentante della famiglia, ha sempre sostenuto la necessità di accertare eventuali responsabilità di soccorritori ed organizzatori e ha ipotizzato che le ricerche siano state ritardate per permettere la cerimonia di premiazione dei vincitori.

La procura di Salerno, rappresentata dai sostituti pm Maria Cristina Minerva e Morris Saba, sta procedendo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo per negligenza medica nei confronti del professor Di Vaia. Si ritiene che egli abbia rilasciato l’idoneità agonistica a Francesco Gioviale, nonostante gli accertamenti diagnostici avessero rilevato delle anomalie cardiache che avrebbero dovuto escluderne la partecipazione all’evento.

Secondo la perizia medico-legale condotta da Gabriele Casaburi e Vincenzo Iorio, l’elettrocardiogramma sotto sforzo effettuato presso il Centro di Medicina dello Sport dell’Università Federico II di Napoli ha indicato parametri non soddisfacenti. Casaburi e Iorio hanno richiesto la cartella clinica di Gioviale all’Azienda ospedaliera napoletana e hanno scoperto una documentazione ritenuta “interessante”. Nella cartella clinica, erano state evidenziate le stesse anomalie riscontrate nella loro perizia, ma non erano stati fatti ulteriori accertamenti diagnostici.

Durante l’autopsia, sono stati scoperti ulteriori esami cardiaci che hanno rivelato una grave ipertrofia ventricolare sinistra incompatibile con l’attività agonistica svolta da Gioviale. Le indagini continuano per verificare eventuali responsabilità di organizzatori e soccorritori, come richiesto dalla famiglia di Gioviale e rappresentata dall’avvocato Marco Martello. Anche i percorsi stabiliti dall’organizzazione dell’evento sono attualmente sotto attenta valutazione.

La tragedia è avvenuta alla fine di giugno 2022, quando Francesco Gioviale partecipava al “Trail dei Monti Ebolitani” e precipitò in un burrone perdendo la vita. La famiglia, fin dall’inizio, ha sospettato di un possibile errore nelle operazioni di ricerca, poiché queste sono iniziate solo alle 19, quando Gioviale non raggiunse il traguardo previsto. Il corpo dell’atleta fu ritrovato senza vita solo il mattino seguente. L’avvocato Martello, rappresentante della famiglia, ha sempre sostenuto la necessità di accertare eventuali responsabilità di soccorritori ed organizzatori e ha ipotizzato che le ricerche siano state ritardate per permettere la cerimonia di premiazione dei vincitori.

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